LE LEZIONI DI
PIERLUIGI PISCOPO (Maestro Internazionale)
Le vittorie
“aeree” di Vladimir Kramnik nella Catalana
Facciamo un esempio concreto di
quel che intendiamo con il termine di “modellamento”, strettamente
connesso con il concetto della costruzione del nostro repertorio
scacchistico.
Nella partita che ci accingiamo
a vedere il Bianco ottiene una convincente vittoria contro un
avversario formidabile.
Ciò che sorprende di più è
l’apparente semplicità con cui Vladimir Kramnik è riuscito nel suo
intento, utilizzando dei mezzi puramente tecnici e non concedendo a
Vishwanathan Anand, attuale Campione del mondo, neppure l’ombra di
un controgioco.
Ma cosa c’è dietro tanta
naturalezza, cosa consente al gioco del super-GM russo di acquisire
un aspetto così aereo, come se una superiore preveggenza consentisse
alle sue mosse di innalzarsi al di sopra dei problemi concreti
sempre presenti alla scacchiera?
Lo scopo della seguente lezione
è proprio quello di cercare di dare una risposta a questi
interrogativi, consentendo al lettore di provare anche lui a
“modellarsi” sulla modalità di pensiero di Kramnik, di pianificare
le proprie mosse con la stessa lungimiranza strategica ed inoltre di
acquisire alcuni procedimenti tecnici e di inserire nel proprio
repertorio tutto un arsenale di sottili manovre posizionali.
Si vedrà che tutto ruota
intorno ad una profondissima conoscenza delle strutture pedonali e
dei possibili medio-giochi e finali da esse derivanti.
Il tema della lotta tra
contrapposte maggioranze in una struttura asimmetrica verrà svolto
dall’ex campione del mondo russo in maniera esemplare, combinando la
profilassi (blocco della maggioranza altrui) con il gioco attivo
(valorizzazione della propria).
Il tutto condito dallo
sfruttamento della colonna aperta garantito, come da manuale, dal
controllo della casa d’opposizione, dalla scelta opportuna di quali
pezzi cambiare e quali no e di tutta una serie di tipici
procedimenti. Un esempio incredibilmente istruttivo del gioco
posizionale ai massimi livelli di perfezione; un modello ideale a
cui l’aspirante giocatore “tecnico” – e non c’è successo senza una
buona tecnica! – potrà proficuamente rifarsi.
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